lunedì 24 giugno 2013

MY SONGWITERS: N. Drake


Nick Drake Biography

Nick's Life & Music in quotes

Your first impression of Nick was of incredible elegance. Only later would you notice his shabby lace-up shoes and ill-fitting jacket.
Nick's life and music from the mouths of those who knew him. From school and university friends and aquiantences to those who recorded and produced his music.
Read Nick First Hand

Q & A with Robert Kirby

Nick seems to have become the patron saint of the depressed... Apart from his last year I can assure you that he did have many crazy, happy spells.
Robert Kirby recalls how he came to orchestrate Nick's first 2 albums and sets the record straight about Bryter Layter.
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Q & A with Cally from Bryter Music

He put equal importance on the listener's interpretation as he did his own, rarely being specific as to the song's meaning... The mystery is part of the appeal, it helps the listener bring their own life to the song.
Cally (who runs Bryter Music, Nick's Estate) kindly took time out from his busy schedule to talk to us about the estate's plans for this year and give us a little background on what they do.
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MY SINGERS: Jon Bon Jovi

Jon Bon Jovi
Jon Bon Jovi
Jon Francis Bon Jovi nasce nel 1962 nel New Jersey da una famiglia italo-americana originaria della Calabria.
Considerato uno dei rocker più affermati della scena musicale statunitense, ha al suo attivo un totale di oltre 30 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. La storia dei Bon Jovi è quella di un gruppetto di musicisti del New Jersey che riesce a crearsi un mostruoso seguito di fan grazie ad incredibili spettacoli dal vivo; l'attenzione su di loro si allarga grazie al fortunato singolo Runaway. Conquistato il mondo con due degli album più venduti negli anni '80, Slippery wen wet e New Jersey, segue un periodo di assestamento ed un nuovo album, Keep the faith, che sperimenta nuove sonorità e nuove tematiche.
Nel 1994 la pubblicazione di Crossroads ha riportato la band tra i più importanti gruppi rock del mondo. Con These days i Bon Jovi riscoprono le loro radici, pur esplorando il futuro. Siamo tornati ad essere quello che abbiamo sempre desiderato, una "fun rock band". Questo rinnovato senso di eccitazione e cameratismo traspare anche dal disco, ma non si può dire che quest'album tratti solo argomenti leggeri. Pur ritrovando la gioia di lavorare insieme, particolarmente Jon e Richie autori delle canzoni, non si sono risparmiati nei confronti di toccanti temi sociali e di personali esperienze. La canzone che dà il titolo all'album comunica una certa stanchezza del mondo. In questi giorni le stelle sembrano irraggiungibili, canta Jon su un tappeto melodico pieno di tristezza. Niente dura in quest'era così sgraziata.
Oggi Bon Jovi si dedica anche ad una carriera cinematografica (The leading Man con Anna Galiena e Thandie Newton), ma non ha alcuna intenzione di abbandonare la musica: La più grande cosa creativa che faccio nella mia vita è scrivere un pezzo - ha dichiarato ultimamente - perché una canzone è qualcosa che ho creato e che rimarrà per sempre. Come i brani che costituiscono la sua ultima creazione: Destination Anywhere. La canzone che dà il titolo al disco l'ho scritta nella roulotte: racconta Jon. Che Dio benedica quella roulotte! Ecco Jon Bon Jovi vive lì'. Un paio di volte sono andato via in moto attraversando il Paese. La destinazione è qualsiasi posto ed è così che conosci gente, scegli direzioni nuove e ti succedono tutte le cose che quando stai in una rock band non capitano mai. E' questo il motivo del film, di questo disco così diverso, volevo uscire dai miei recinti. Il resto non mi interessa. Il risultato è quello di un album che suona come il più europeo mai realizzato da Bon Jovi, un disco figlio di una curiosità musicale che già aveva portato la musica di Bon Jovi ad una svolta stilistica con l'ultimo album di studio These Days e ancora prima con il precedente Keep The Faith.
Jon e sua moglie Dorothea sono orgogliosi genitori di Stephanie Rose e Jesse James Louis. Richie si è sposato con l'attrice Heather Lockear. Anche David Bryan è diventato papà e Tico, novello pilota e pittore, si è sposato con Eva Herzigova.
Ciò che mantiene i Bon Jovi ancora uniti dopo 12 anni, Jon lo spiega così: Nel momento in cui la musica è diventata un business così imponente, abbiamo ritrovato la voglia di divertirci insieme. Siamo ancora la band della porta accanto che suona nei garage, ma che dopo dodici anni suona in garage mooooolto più grandi, ho reso l'idea?
aggiornata maggio 1998




© COPYRIGHT 1997-2001 RAI

MY GUITARPLAYERS: Kiko Loureiro, Y. Malmsteen

GRUPPO: KIKO LOUREIRO
TITOLO: Fullblast
GENERE: Chitarristi
ETICHETTA: Victor Entertainment
ANNO DI USCITA: 2009
VOTO: 80

Da un chitarrista come Kiko Loureiro è lecito non avere chiare aspettative, visti i cambi di stile a cui ci ha piacevolmente abituati. Divenuto famoso grazie alla sua fertile carriera negli Angra, il rocker brasiliano esordì come solista con ‘No gravity’ nel 2004, riproponendo con successo lo stile progressive metal con cui era stato etichettato. Già allora però era venuta a galla una certa estensione trasversale rispetto allo standard straight forward a cui il mercato aveva un po’ abituato. Quegli allora piccoli accenni di diversità e originalità, basati sulle radici latine di Loureiro sono oggi il distintivo della sua musica. ‘Fullblast’ è un bellissimo riassunto di quello che la chitarra e la mente in generale del musicista potrebbero raccontare. L’album comincia con ‘Headstrong’, un bell’intreccio di energia e melodia latinoamericana. Il riff iniziale sfoggia la tecnica ibrida di plettro e dita, quasi il trademark della nuova avventura intrapresa dal musicista, essendo anche uno degli argomenti preferiti dei suoi clip didattici. Il risultato è un melange di stili che potrebbe essere il riferimento per antonomasia ad un genere tutto nuovo. Ritmi samba nella successiva ‘Desperado’, batteria e percussioni danno il massimo e Kiko si diverte a sfornare melodie alternativamente aggressive e delicate, in corrispondenza dei diversi stili nei vari periodi musicali. ‘Cutting Edge’ sembra uscito da casa Angra, tanta potenza e velocità folle, abbastanza per accogliere con piacere la lenta ‘Excuse Me’, toni puliti, soli dalla calda e suadente voce e accompagnamenti in chord tapping. La successiva ‘Se Entrega, Corisco!’ ci riporta sul tema principale dell’album, proponendo un bellissimo “metal samba”, geniale! Le ritmiche sono esattamente quelle che ci aspetteremmo di sentire guardando il carnevale di Rio, le chitarre dipingono ora allegria, ora rabbia e in ogni occasione l’espressività è ai massimi livelli. Il resto del disco si muove su questo assetto, alternando “metal samba”, “metal à la Angra”, e brani lenti e dolci, un paio di chitarra classica, davvero deliziosi. 'Fullblast' sembra il perfetto equilibrio tra quanto ascoltato nei precedenti ‘No Gravity’ e ‘Universo Inverso’. Il futuro potrebbe vedere nascere un’ondata di seguaci del nuovo stile, oltre a consacrare Kiko Loureiro come uno degli artisti più ricchi di idee dei nostri giorni.

inserita da Giuseppe Mr Axe Schiavone - 23 Giugno 2009

Tracklist:

1. Headstrong
2. Desperado
3. Cutting Edge
4. Excuse Me
5. Se Entrega, Corisco!
6. A Clairvoyance
7. Corrosive Voices
8. Whispering
9. Outrageous
10. Mundo Verde
11. Pura Vida
12. As It Is, Infinite

Line-up:

Kiko Loureiro ? guitars, keyboards, programming e percussioni
Felipe Andreoli ? bass guitar
Mike Terrana ? batteria
DaLua ? percussioni
Yaniel Matos ? in ?Whispering? il piano Rhodes

Sito Ufficiale:

MY POETS: E. Lee Masters, G. Leopardi

Edgar Lee Masters
Nasce a Garnett, Kansas, nel 1869. Avvocato a Chicago, nel 1915 pubblica l'opera alla quale resta legato il suo nome, L'antologia di Spoon River, che s'ispira agli epigrammi sepolcrali greci e propone un folgorante ritratto della profonda provincia americana sospesa fra Otto e Novecento. Il successo fu immenso e immediato, in patria come in Europa, mentre le opere che seguirono non seppero ripeterlo.
Anche se questa scarna biografia ci mostra un poeta povero d'ispirazione, l'opera di Lee Masters legata all'Antologia di Spoon River è stata un punto di riferimento della poesia del '900.
Fabrizio De Andrè ne ha tratto addirittura un album Non al danaro non all'amore né al cielo (1971), mentre Francesco Guccini lo cita nella sua Canzone per Piero.
Muore a Melrose Park in Pennsylvania nel 1950.

La collina
Fletcher McGee
Emiliy Sparks
Jack MacGuire
Carl Hamblin
(epitaffio sulla tomba dell'anarchico Pinelli)
Roscoe Purkapile


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 Biografia di Giacomo Leopardi


Giacomo Leopardi nacque a Recanati nel 1798 dal Conte Monaldo e da Adelaide dei marchesi Antici.Era il primogenito di 10 figli e trascorse la sua fanciullezza con i fratelli a Recanati studiando prima con un precettore e poi da solo nella ricca biblioteca del padre.
Leopardi, fin da giovane, aveva una grande volontà di sapere e studiare; imparò presto il latino, il greco e l'ebraico.
Era talmente bravo, che presto il suo maestro pensò di non essere più utile per i suoi studi, lasciandolo da solo alle prese con i suoi libri nella biblioteca di famiglia, dove Giacomo trascorreva la maggior parte del suo tempo.
Questi primi anni di studio così intenso senza nessuno svago o gioco, provocarono in lui problemi fisici ed una tristezza di fondo che lo accompagnarono per tutta la vita.

A 14 anni aveva già composto due tragedie in greco (Pompeo in Egitto e Virtù indiana) ed aveva affrontato delle ricerche di carattere scientifico. Imparò l'inglese, il francese e lo spagnolo, leggeva e commentava libri difficili e poco conosciuti traducendoli in italiano.
A 15 anni terminò una Storia della Astronomia e due anni dopo con il Saggio sopra gli errori degli antichi mostrò una maturità personale ed una capacità di comporre molto forte.

A 17 anni iniziò quella che lui stesso definì una conversione letteraria. Approfondendo Dante, Omero, Virgilio ed Esiodo perfezionò il suo stile nello scrivere e rivalutò questi autori che prima aveva disprezzati.
Leopardi aveva intanto continuato a comporre versi e prose sempre più importanti e di stile pregiato. Il suo più caro amico Pietro Giordani , si rendeva conto della sua grande bravura ma non avvertiva che Leopardi, con le sue opere, stava entrando nella letteratura italiana come uno dei più grandi poeti dei sentimenti e della immaginazione.

Il continuo lavoro di studio, la sua chiusura al mondo delle amicizie e degli affetti ed i suoi problemi fisici, fecero crescere in Leopardi una grande malinconia ed un forte pessimismo nei confronti della vita.
Nel 1822 venne a Roma ed invece di distrarsi peggiorò la sua condizione di malinconia ed incapacità ai rapporti umani. Tornato a Recanati estese questa visione della sua vita alla storia dell'uomo. In questo periodo compose le Operette morali una serie di prose sulla natura, la morte, il dolore , la felicità e la noia.
Leopardi pensava che la natura non vuole il bene delle sue creature, ma la loro sofferenza, quella sofferenza che lui provava fisicamente e moralmente.
I principali temi del suo pessimismo furono la giovinezza perduta, l'infelicità dell'amore e della vita. Non trovò ne fidanzata ne moglie ed i suoi amori non furono mai ricambiati. Da ragazzo si innamorò della cugina Geltrude Cassi a cui dedicò la poesia Il primo amore; poi della figlia del fattore, Teresa Fattorini, alla quale dedicò la famosa poesia A Silvia ed infine, nel 1831 a Firenze, di Fanny Torgiani Tozzetti. Soffrì molto per questa donna che lo illuse e lo trattò molto male.

Intorno al 1823 cominciò per il poeta un periodo di vita attiva; viaggiò in molte città italiane: Milano, Bologna, Firenze, Pisa e Napoli. Iniziò anche a scrivere su alcuni giornali di carattere letterario e a partecipare ad alcuni incontri pubblici, soprattutto a Firenze.
Quando fu a Napoli, nel 1833, iniziò ad avere delle forti crisi di asma che lo portarono fino alla sua morte avvenuta tra le braccia del suo amico Ranieri nel 1837, a 39 anni di età.

Leopardi è un poeta molto studiato e conosciuto sia in Italia che all'estero. Molti uomini di cultura hanno scritto libri ed articoli sulle sue numerose prose e poesie.




Principali opere di Giacomo Leopardi
Discorso sulla poesia romantica
Poesie varie: I nuovi credenti
Nella morte di una donna
Le rimembranze
Canti: All'Italia
Ad Angelo Mai
Alla primavera
Il passero solitario
L'infinito
Alla luna
A Silvia
Canto notturno
Il sabato del villaggio
Storia del genere umano
Dialogo tra Ercole e Atlante
Dialogo di moda e morte
Dialogo di folletto e gnomo
Dialogo di natura e anima
Il Copernico
Discorso sui costumi degli italiani
Zibaldone
Pensieri
Operette morali


BibliografiaEnciclopedia italiana Rizzoli Larousse, alla voce Giacomo Leopardi, 1998
Comune di Recanati, Pagine Web sulla Vita del poeta, 1998
Letteratura italiana Zanichelli, alla voce Giacomo Leopardi, Opere, Biografia, 1997




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Commento al Canto: "Il sabato del villaggio" di G. Leopardi
di Marco Zanolini V A

In questo canto Leopardi ci descrive vari quadri della piazza del suo paese Recanati, in un Sabato sera.
Nel primo quadro ci parla della felicità di una ragazza che torna dalla campagna con dei fiori per ornare i suoi vestiti della Domenica.
Nel secondo quadro ci presenta una vecchietta che ha nostalgia della sua giovinezza quando al Sabato, anche lei era felice perché la sera ballava con i suoi amici.
Nel terzo quadro, ormai al tramonto, Leopardi descrive il suono della campana del villaggio che annuncia l'arrivo della Domenica e tutti sono contenti.
Il poeta descrive anche la gioia dei bambini che giocano sulla piazza ed il contadino felice che torna a casa dal lavoro pensando alla sua Domenica di riposo.
Nel quarto ed ultimo quadro, quando il paese è ormai in silenzio e al buio della sera, Leopardi ci parla del rumore che sente ancora venire dalla bottega del falegname che lavora fino a tardi.
Queste immagini e questi rumori rendono però triste il poeta.
Infatti Leopardi è pessimista e paragona il Sabato del villaggio alla sua giovinezza perduta, quando invece di vivere come un bambino felice studiava sempre e solo nella biblioteca del padre.
Il poeta allora da dei consigli ai bambini di vivere e giocare la loro fanciullezza aspettando di diventare grandi così come gli abitanti del villaggio vivono il sabato in attesa della festa.